Un importante centro
La città, da cui prende nome la vasta pianura circostante e l’ampio golfo su cui si affaccia, è un importante centro agricolo, industriale e balneare. Ricca di testimonianze di quella che fu una delle più influenti póleis siceliote.
La storia
Il primo insediamento nell’area della città, un abitato con la relativa necropoli dell’Eneolitico iniziale, risale alla fine del V millennio a.C. Il nome attuale della città è storicamente legato a quello della colonia dorica fondata da navigatori provenienti da Lindo nel 688 a.C. Scomparsa e dimenticata dopo la distruzione e la dispersione degli abitanti ad opera del tiranno di Akragas Finzia, la città rinacque nel 1233 per volontà Federico Il di Svevia che le diede il nome di Heraclea Terranova. Con l’Unità d’Italia la città assunse il nome di Terranova di Sicilia, che nel 1927 fu nuovamente mutato in quello, originario, di Gela.
Le numerose scoperte archeologiche, dalla prima metà dell’800, tra le quali quella delle fortificazioni greche di Capo Soprano avvenuta nel1948 e quella dei giacimenti petroliferi, a partire dal 1956, con la successiva costruzione del Polo petrolchimico ENI, misero la città in una fase di espansione economica e demografica non scevra da gravi problemi ambientali.
Appartenente in epoca medievale all’Abazia di Santa Maria di Terrana, e inclusa sin da epoca borbonica nella Provincia di Caltanissetta, con una delibera del consiglio comunale del settembre 2015 la città ha tentato di aderire alla Città metropolitana di Catania